L’impermeabilizzazione con poliurea su una superficie può avvenire tramite due metodi: la tecnica a freddo e quella a caldo. L’applicazione a spruzzo consiste nella vaporizzazione della resina a caldo e avviene con appositi macchinari “bi-mixer” manovrati da personale qualificato. Mentre la stesura a freddo viene utilizzata anche per interventi di manutenzione fai da te su piccole superfici, in quanto non servono strumentazioni specifiche ma solo un rullo o un pennello.
I vantaggi dell’impermeabilizzazione con poliurea risiedono, soprattutto, nella sua versatilità e nel fatto che si tratti di una resina altamente elastica e resistente, in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di superficie. Inoltre, consente una copertura omogenea di eventuali crepe e previene le infiltrazioni per un lungo periodo di tempo, senza dover ricorrere a interventi di manutenzione.
In entrambi i metodi di applicazione precedentemente descritti, prima di effettuare il lavoro, bisogna preparare correttamente un supporto preliminare. Quest’ultimo è necessario affinché la superficie sia adeguatamente predisposta per l’applicazione della poliurea, garantendo la massima durata nel tempo e le proprietà impermeabilizzanti.
Applicazione della poliurea a spruzzo su guaine esistenti
L’impermeabilizzazione con poliurea può avvenire su guaine bituminose obsolescenti e ormai degradate, senza il bisogno di dover rimuovere la vecchia membrana. Le guaine bituminose, a differenza della poliurea, hanno una resistenza minore agli agenti atmosferici e alle corrosioni; inoltre, a livello estetico lasciano a desiderare e si deteriorano più facilmente.
- La prima fase, per l’applicazione della poliurea su guaine, consiste nella pulizia e lavaggio a pressione del vecchio manto impermeabile eliminando eventuali imperfezioni.
- Nella seconda fase si applica un supporto, ovvero un primer per aumentare l’adesione tra la vecchia guaina e la poliurea e garantire l’efficace funzionalità del materiale.
- Successivamente, si applica la membrana bicomponente, poiché la poliurea, in realtà, è formata da due composti che dopo essere spruzzati si mescolano. La reazione chimica avviene in maniera istantanea, formando sulle superfici uno strato di circa 2 mm. L’erogazione avviene attraverso una pompa bi-mixer a caldo alla quale è connesso un tubo dotato di pistola che miscela le due componenti e le spruzza sulla guaina.
- L’ultima fase prevede la stesura di una finitura elastica che ha lo scopo di proteggere dai raggi UV o per conferire un tocco di colore.
Applicazione della poliurea a spruzzo su superfici in legno
Il legno è un materiale di suo particolarmente poroso e tende ad attirare l’umidità. Per queste motivazioni, l’impermeabilizzazione con poliurea di tetti e superfici in legno consente alla struttura di avere una copertura isolante e resistente a sgradevoli infiltrazioni d’acqua.
- Per applicare la poliurea su superfici in legno, bisogna in primo luogo levigare la parte legnosa con carta vetrata e procedere, in seguito alla depolverizzazione.
- Successivamente si applica il supporto per garantire l’aderenza tra la poliurea e la supeficie in legno. Al primer può essere abbinato uno spolvero di quarzo per aumentare la resistenza all’abrasione della superficie.
- La terza fase consiste nell’erogare il prodotto con l’impregnazione cosiddetta “a saturazione”, ovvero far penetrare la poliurea in più strati in profondità, riempiendo l’intera superficie e preservandola da infiltrazioni e umidità
- L’ultima fase prevede l’applicazione della finitura finale a base poliuretanica.
Applicazione della poliurea a spruzzo su calcestruzzo
Le coperture in cemento comprendono anche quelle carrabili, esposte non solo all’azione degli agenti atmosferici ma anche a sollecitazioni meccaniche dei vicoli. Queste superfici hanno bisogno di un rivestimento che garantisca l’impermeabilità e l’isolamento termico, oltre alla protezione da urti e crepe. La poliurea, grazie alle sue caratteristiche è in grado di soddisfare diverse esigenze consentendo un risultato efficiente e duraturo.
- La prima fase consiste nella molatura della superficie (ovvero levigarla in modo da eliminare parti spigolose) e nella conseguente depolverizzazione.
- Successivamente, in base alla tipologia di superficie e al suo stato, viene individuato il primer adatto
- La terza fase consiste nell’applicazione a spruzzo della poliurea in base alla superficie da ricoprire, se si tratta di superfici pedonabili o soggette a flussi di macchine che provocano sollecitazioni maggiori al supporto.
- Per completare il lavoro e per garantire una protezione ottimale, si procede all’applicazione della finitura in resina poliuretanica
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