incapsulamento amianto con poliurea

Un prodotto che ha fatto tanto discutere nell’arco del secolo scorso è stato di certo l’amianto. Questo speciale tipo di minerale poliedrico ha avuto in tutte le sue forme un vero e proprio boom di produzione ed uso in tantissimi campi ed in seguito un inesorabile declino per una serie motivazioni mediche e scientifiche. Ecco perchè si cerca di bonificare tutti gli edifici in cui vi sono elementi in eternit. Un modo meno invasivo e molto efficace è sicuramente l’incapsulamento dell’amianto con poliurea.

Storicamente parlando, questo gruppo di minerali prende il nome dal greco “amiantos“, cioè incorruttibile. Motivo  della sua resistenza agli agenti chimici corrosivi, oltre che resistente al fuoco. Per questo fu considerato tra le più grandi “scoperte” del ‘900. Purtroppo, la scienza attraverso delle scoperte in campo medico effettuate negli ultimi decenni, ha scoperto le sue altrettante proprietà cancerogene, ritenendolo causa di numerose problematiche per la salute di moltissime persone che ne ebbero contatti.

Per questo motivo, oggi, le strutture in amianto vengono demolite. Oppure, come detto precedentemente, per evitare lavori troppo invasivi, è possibile ricoprire la superficie obsoleto con la poliurea: un materiale che si posa a spruzzo e isola perfettamente la superficie sottostante.

In cosa consiste l’incapsulamento dell’amianto con poliurea

  • Nonostante la messa al bando dell’amianto e dell’Eternit da 30 anni e le normative per la sua eliminazione attraverso interventi di bonifica di tutte le strutture che lo contenessero, dai dati forniti dal CNR (Centro Nazionale Ricerche) si comprende che c’è ancora tantissimo da fare. Ciò è dovuto alle spese non indifferenti da dover sostenere sia per effettuare le procedure di bonifica sia per mettere in atto le straordinarie misure di sicurezza necessarie.
  • Una soluzione di recente intuizione per la bonifica di strutture contenenti amianto è l’incapsulamento con poliurea. Questa procedura non invasiva consiste in 2 semplici fasi:

    – l’impiego di un primo strato di poliuretano espanso che ingloba le sottili fibre nocive di amianto (o asbesto);

    – l’incapsulamento dell’Eternit con poliurea a spruzzo garantendo così la totale impermeabilità, messa in sicurezza e protezione della struttura.

Quali sono i vantaggi dell’incapsulamento dell’amianto con poliurea

Sono veramente diversi i vantaggi che ne derivano dall’uso di questa tecnica:

– bassi costi di manodopera;

– abbattimento dei costi di smaltimento dell’amianto/cemento;

– permette di creare un rivestimento duraturo nel tempo che impedisce la dispersione nell’aria delle fibre di amianto;

– il rivestimento creato garantisce massima resistenza sia alle alte sia alle basse temperature, così da scongiurare l’insorgenza di un suo disfacimento nella stagione più calda e più fredda;

– facilità di impiego ed applicazione su qualsiasi tipo di superficie, comprese quelle più complesse;

– perfetta impermeabilizzazione se effettuata sui tetti di qualsiasi struttura;

– conferimento di un maggior isolamento termico della struttura;

– minor impatto sull’ambiente, conferendone anche una connotazione “green”, ecologica.

Sicuramente chi ha necessità di bonificare strutture ed edifici in cui è presente l’amianto ha la possibilità di valutare questa soluzione semplice, economica ed ecologica: l’incapsulamento dell’amianto con poliurea. Contatta Poliurea Sud, esperti del settore, per saperne di più.

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